· 

IL PENTIMENTO

 

 

Il pentimento è un argomento al centro degli scritti biblici, sta scritto che la volontà di Dio è che tutti gli uomini siano salvati (1Timoteo 2: 4) e questa salvezza passa necessariamente attraverso il pentimento.

 

La Bibbia spesso paragona il cristiano ad una costruzione. Come un edificio senza solide fondamenta non può resistere a varie intemperie, un cristiano senza pentimento non può rimanere saldo ed essere gradito al Signore.

Alcuni servitori di Dio e il Signore Gesù stesso, hanno insegnato il pentimento:

 

- All'inizio del ministero di Giovanni Battista

«In quei giorni venne Giovanni il battista, che predicava nel deserto della Giudea, e diceva: Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino». Matteo 3:1-2

 

- Nel primo messaggio dell'apostolo Pietro, il giorno di Pentecoste

«E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo». Atti 2:38

 

- Il Signore Gesù Cristo all'inizio del suo ministero terreno

«Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino». Matteo 4:17

 

Le cosiddette assemblee cristiane sono spesso popolate da cristiani privi di solide fondazioni e le cui vite sono sciolte per mancanza di insegnamento. Or, siamo negli ultimi tempi e il Regno dei Cieli è molto più vicino di quanto possiamo immaginare. Il messaggio del pentimento deve essere predicato ancora di più, perché chi non si pente non può essere un figlio di Dio e quindi non può entrare nel Regno dei Cieli.

 

 

PERCHÉ IL PENTIMENTO?

 

«tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio». Romani 3:23

 

«Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio». 1Corinzi 6:9-10

 

Possiamo vedere da questi due passaggi che ciò che separa gli uomini da Dio è il peccato: Così ogni uomo nasce peccatore. Pertanto, chiunque desideri riconciliarsi con Dio e ricevere il suo perdono deve prima passare attraverso la fase del pentimento.

 

 

CHE COS’È IL PENTIMENTO?

                                                                         

Un cambio di mentalità

Atti 9 ci parla della conversione di Saulo che divenne Paolo. Paolo era un fariseo zelante per le tradizioni dei suoi padri. Ma dopo il suo incontro con il Signore Gesù sulla strada per Damasco, ha cambiato completamente il suo modo di pensare. Da zelota e persecutore dei cristiani che era, divenne uno di loro e un fedele servitore del Signore.

 

Ci spiega nella sua lettera ai Filippesi che dopo la sua conversione non aveva più la stessa visione delle cose (Filippesi 3: 7-9). Dio gli aveva insegnato a considerare le sue conquiste sulla terra come del fango.

 

Un ritorno a Dio

Il passaggio di Luca 15: 11-24 ci racconta la storia del figlio prodigo che, dopo aver dilapidato la sua eredità, prese la decisione di tornare da suo padre. Il verso 17 ci fa notare un fatto molto importante: “Allora, rientrato in sé…” Questa frase segna l'inizio del processo di pentimento, siamo infatti invasi da una tristezza che produce la vita: «Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte». 2Corinzi 7:10

 

È un giudizio che portiamo su noi stessi, or la Bibbia ci insegna che se ci giudichiamo noi stessi non saremo giudicati (1 Corinzi 11:31 e Salmo 51: 5-7), ciò significa che attraverso lo Spirito Santo (prezioso dono di Dio), abbiamo la capacità di autogiudicarci. Pertanto, se siamo su una strada sbagliata, possiamo pentirci prima che il giudizio di Dio venga su di noi.

 

 

CHI SONO LE PERSONE INTERESSATE DAL PENTIMENTO?

 

a) I non convertiti

 

Chi non conosce Dio ha bisogno di pentirsi per essere in comunione con lui (Atti 17:30). Nei passaggi di Romani 3:23, Romani 5:12 e Romani 3: 10-18, è scritto che nessuno nasce cristiano, lo diventa quando prende la decisione di dare il suo cuore a Gesù Cristo e seguirlo.

 

b) I cristiani

 

In Luca 18: 10-14 ci viene raccontata la storia di un fariseo e di un pubblicano, entrambi salirono al tempio per pregare. Il fariseo rappresenta un cristiano che conosce Dio e il pubblicano un pagano. La morale di questa storia è che il Signore accetta la preghiera di un cuore umile e pentito, che non disprezza il prossimo: «Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere». 1Corinzi 10:12

 

Il Signore ci raccomanda di vegliare perché il giudizio inizierà dalla sua casa: «Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio?».  1Pietro 4:17

 

 

LE DIVERSE FASI DEL PENTIMENTO

 

a) La convinzione del peccato

 

Questo si manifesta da un profondo dispiacere che può essere risentito solo quando siamo sinceramente convinti del nostro peccato (Salmi 51: 5-7). Soltanto lo Spirito Santo può produrre questa convinzione in noi. «Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio». Giovanni 16:7-8

 

b) La confessione

 

Dobbiamo riconoscere e confessare i nostri peccati per ottenere il perdono. «Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità». 1Giovanni 1:9

 

«Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia». Proverbi 28:13

 

c) L’abbandono del peccato

 

Il pentimento si traduce in un odio per il peccato e una rottura con le cattive abitudini del passato. «Il timore del SIGNORE è odiare il male…» Proverbi 8:13

 

d) La sottomissione completa a Dio

 

Nel racconto della conversione di Paolo, la prima cosa che il Signore fece nella sua vita fu di renderlo cieco (Atti 9: 5-16). Quando ha perso la vista, ha perso la sua autonomia e non poteva più dirigersi da solo. Diventiamo così come Paolo, completamente dipendenti dal Signore.

 

Per questo, quando l'apostolo Paolo perse la vista, fece questa domanda al Signore: "Cosa vuoi che faccia? [...]" perché si era reso conto che non era niente e che si doveva di seguire le istruzioni di Dio. Allo stesso modo, quando ci convertiamo veramente, sinceramente, dobbiamo renderci conto che la nostra vita ora appartiene a Gesù. Pertanto, qualunque cosa si intenda fare deve essere soggetta alla volontà di Dio, il che implica obbedienza e sottomissione totale alla sua parola.

 

e) Perseverare nel timore di Dio

 

Dopo il pentimento, ci si deve mantenere nel timore di Dio e non cadere più nelle stesse trappole per le quali ci si è pentito. Perché ogni volta che pecchiamo rattristiamo lo Spirito Santo. «Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione». Efesini 4:30

 

Dobbiamo praticare la giustizia di Dio per rimanere nella fede. «Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto. Figlioli, nessuno vi seduca. Chi pratica la giustizia è giusto, com'egli è giusto. Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello». 1Giovanni 3:6-10

 

Siamo anche chiamati a produrre frutti degni di pentimento, come ci esorta l'apostolo Paolo: «ma, prima a quelli di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e fra le nazioni, ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento». Atti 26:20

 

 

Il messaggio del pentimento è fondamentale per la nostra salvezza, poiché stiamo vivendo gli ultimi momenti prima della venuta di Gesù Cristo, nostro Salvatore.

 

https://www.centre-didasko.org/la-repentance/

 

Leggere altri articoli:

- Altri articoli

Scrivi commento

Commenti: 0