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CONCLUSIONE

 

 

«Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato». 1Corinzi 9:24-27

 

«Uno che va alla guerra non s'immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole». 2Timoteo 2:4-5

 

La marcia cristiana è come una corsa al termine della quale ci sono grandi ricompense per i vincitori. Gli atleti di questo mondo corrono per vincere corone corruttibili (soldi, onori, gloria ...), per raggiungere quell’obiettivo s’impongono notte e giorno una disciplina ferrea fatta di diete, astensioni, allenamenti quotidiani ... Se quelle persone s’impongono regole di vita così drastiche per guadagnare ricchezza e fama fugaci, quanto più l'atleta cristiano non deve fare lo stesso? Ma non corriamo per corone incorruttibili, ma per la nostra vita, è la nostra eternità che è in gioco.

 

«Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano». Giacomo 1:12

 

Per vincere la gara, l'apostolo Paolo mortificava il suo corpo, la parola greca per mortificare in 1 Corinzi 9:27 è hupopiazo, significa battere, colpire come per provocare lividi e segni pallidi, come un pugile che allena il suo corpo, lo tratta in modo rude e lo disciplina con la privazione. Ovviamente non si tratta di infliggersi lesioni fisiche come fanno alcuni asceti cattolici, non dimentichiamo che la lotta è spirituale. Si tratta qui di una totale rinuncia a sé stesso, al mondo e alle sue concupiscenze.

 

«Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno i gentili che non conoscono Dio». 1Tessalonicesi 4:3-5

 

Si tratta di vivere la santificazione senza mezze misure o compromessi e accettare di seguire Cristo sulla via che ci indica mentre portiamo la nostra croce. Non ci santifichiamo solo per noi stessi, ma anche con la speranza di salvare tutti quelli che ci sono cari (Giovanni 17:19): famiglia, amici, vicini, colleghi ...

 

«E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri». Romani 13:11-14

 

«poiché tutto ciò che è manifesto, è luce. Per questo è detto: Risvègliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce. Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi. Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore». Efesini 5:14-17

 

Nessuna gara, nessuna lotta è stata vinta senza sacrificio, vivendo nell’eccesso di mangiare e bere, distrazioni e sonnolenza. Svegliamoci dal sonno perché i giorni sono molto malvagi, accettiamo di pagare il prezzo, combattiamo il buon combattimento. Restiamo saldi, perché il Signore cammina con noi e combatte per noi.

 

Ancora un po' di tempo e avremo la nostra ricompensa, le sofferenze odierne non sono paragonate alla gloria che ci è riservata (Romani 8:18). Che i nostri piedi rimangano sulla retta via nonostante la persecuzione (Ebrei 12:13).

 

«Tu avviati verso la fine; tu ti riposerai e poi ti rialzerai per ricevere la tua parte di eredità alla fine dei tempi». Daniele 12:13

 

Shora KUETU, dal libro "Camminare con Dio"

https://www.tv2vie.org/books/la-marche-avec-dieu/

 

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