Le Scritture ci presentano diversi notevoli servitori di Dio, ma due di loro si distinguono dagli altri: Enoch e Noè. A differenza di eroi famosi come Mosè, Sansone o Davide, non sono noti per aver operato grandi miracoli o compiuto grandi imprese. Cosa hanno in comune? Camminarono con Dio; Enoch era il figlio di Jared, discendente di Enosh, figlio di Set, il terzo figlio che Dio diede ad Adamo ed Eva dopo la morte di Abele (Genesi 4:25; Genesi 5: 18-25). La Bibbia non è molto prolissa a suo riguardo, tutto quello che sappiamo è che dopo la nascita del figlio maggiore Methuselah, camminò con Dio per trecento anni e poi fu rapito.
«Poi Enoch cammino con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.» Genesi 5,24
È quindi il primo uomo ad aver sperimentato un rapimento simile a quello che la Chiesa deve conoscere. Qualche generazione dopo, Noè seguì le tracce del suo antenato.
«Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio.» Genesi 6:9
Noè visse in un'epoca in cui la depravazione della morale aveva raggiunto un livello particolarmente elevato. L'intera Terra era perversa, a tal punto che gli esseri umani si erano accoppiati con i figli di Dio (gli angeli avendo lasciato la propria dimora secondo Giuda 1: 6). Quest'uomo si distinguo in mezzo a questa generazione perversa e corrotta per la sua integrità che era il risultato della grazia che aveva trovato presso il Signore. Gli fu data una visione per costruire un'arca attraverso la quale lui e la sua famiglia furono preservati dalle acque devastanti del Diluvio. Quest'arca era un presagio del rapimento della Chiesa che avrà luogo prima della grande tribolazione. Quindi, per sfuggire all'ira a venire, bisogna camminare con Dio. Ma in cosa consiste esattamente questa marcia e cosa implica in pratica? lo studio del Salmo 1 ci aiuterà a vedere più chiaro.
«Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. Non così gli empi, anzi sono come pula che il vento disperde. Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti. Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina.» Salmo 1
Shora KUETU, dal libro "Camminare con Dio"
https://www.tv2vie.org/books/la-marche-avec-dieu/
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